sabato 12 giugno 2010

Unità formativa del laboratorio lettura


Progetto” Laboratorio Lettura”

DURATA : annuale - A.S. 2009-2010

TEMPO : 1 h settimanale

DESTINATARI : alunni della classe prima della scuola primaria di Sant’Elia a Pianisi.

PERSONALE DOCENTE COINVOLTO : insegnante Vitale Giuliana

TESTO SCELTO :” CIPI’ “

AUTORE :MARIO LODI

FINALITA’

v Sviluppare l’attenzione all’ascolto di un testo letto dall’insegnante.
v Motivare alla riformulazione del contenuto e delle emozioni del messaggio ascoltato ponendo l’alunno in relazione con sé e con gli altri.
v Promuovere le capacità cognitive, le risorse affettive, il gusto personale e la sensibilità estetica.
v Sviluppare l’interesse per il contenuto di un messaggio scritto.
v Potenziare e sviluppare la comunicazione orale e scritto.
v Sviluppare la comunicazione e la creatività.
v Sviluppare un’educazione alla lettura nella sua valenza più completa :
- lettura come piacere di ascoltare
- lettura come conoscenza e
rielaborazione
- lettura come percorso di formazione




OBIETTIVI FORMATIVI

· Prestare attenzione al messaggio ascoltato e coglierne il contenuto.
· Cogliere il contenuto di quanto ascoltato e riferire , utilizzando il dialogo per creare situazioni comunicative produttive.
· Riconoscere nella lettura una forma di comunicazione che consente di esprimersi.
· Utilizzare le informazioni del testo per arricchire il proprio mondo di esperienze e conoscenze.
· Rielaborare ,narrare e organizzare in successione temporale testi fantastici.
· Migliorare e arricchire le competenze linguistiche.
· Cogliere le caratteristiche dei personaggi,dei luoghi,dei tempi,desumendoli dal testo e immaginandoli.
· Imparare a leggere e a scrivere.
· Educare all’ecologia, nel senso più alto del termine.
· Evidenziare la biodiversità (Margherì, Palla di Fuoco, i fiocchi di neve, il nastro d’argento…) e il rispetto reciproco.
· Sviluppare il lessico e acquisire termini poetici specifici (similitudini, metafore…).


ARTICOLAZIONE DEL LABORATORIO

I fase Lettura da parte dell’insegnante delle avventure di Cipì .Ascolto e verbalizzazione degli alunni che saranno guidati alla ricostruzione orale degli episodi nei loro elementi essenziali ,rispettandone la sequenza temporale.
Interazione frontale con l’insegnante attraverso dialoghi e interventi pertinenti .

II fase Produzione di disegni e semplici frasi scritte in sequenze temporali degli episodi ascoltati usando i vari caratteri(stampato e corsivo).


CONTENUTI
- Attivare percorsi didattici trasversali.
- Cogliere un messaggio e intervenire in un dialogo o in una comunicazione in modo adeguato.
- Usare la lingua scritta e le immagini a livello strumentale per formulare per iscritto la rappresentazione del pensiero.
- Cogliere e attribuire significati e nessi causali in vicende e immagini per accrescere l ‘interesse alla lettura.

SPAZI
Aula

VERIFICHE
q Produzione di testi scritti e grafici.
q Lettura scenica e interpretazione delle storie.
q Conversazioni guidate su argomenti specifici.

VALUTAZIONE
La valutazione sarà espressa attraverso una votazione decimale con giudizio analitico sul livello globale di maturazione dell’alunno.
Il giudizio analitico sugli apprendimenti o sulle competenze acquisite sarà desunto dalle griglie di valutazione allegate,approvate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di interclasse.

PERCHÉ SI È SCELTO DI LEGGERE CIPI’
Motivazioni :
• presentazione di un personaggio-protagonista, che è un uccellino semplice e non violento ;
• percezione del valore dell’amicizia ;
• sviluppo di un concetto positivo di educazione (la madre di Cipì sa crescerlo e lanciarlo nel mondo, pur seguendolo da lontano) ;
• formazione del concetto di libertà vera; analisi critica del potere-tiranno (il Signore della Notte); sviluppo del concetto di democrazia.
Lo scopo principale delle attività proposte è far avvicinare i bambini alla lettura e al piacere della lettura. Data l’importanza del raccontare, si è utilizzata la storia soprattutto per una educazione all’ascolto e per l’aspetto della narrazione. Conseguenza logica è l’acquisizione della successione temporale nel racconto.

CHI E’ CIPI’
Cipì è un uccellino diverso dagli altri. Il nido gli va stretto fin dal primo giorno di vita, dormire gli sembra tempo sprecato, non sa aspettare che ogni cosa abbia il suo momento. I consigli dei passeri adulti non bastano a frenare la sua curiosità, che è sempre più forte di qualsiasi prudenza. Eppure questa sua indisciplina lo porta a misurarsi con grandi imprese, ad organizzare battaglie, a sfidare uomini, civette e temporali e alla fine, diventato padre a sua volta, ad avere una vita piena di esperienze da raccontare ai suoi figli: “… ad essere laboriosi per mantenersi onesti,
ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.
Cipì è un racconto intenso ed universale in cui in un piccolo mondo — tetto, albero, prato, fiume — vediamo svolgersi grandi battaglie: per la fame, per la sopravvivenza, per il freddo e per la casa. E belle vittorie, una soprattutto:quella di crescere, diventar grandi, evolvere se stessi e la propria natura.

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